SMALTIMENTO RIFIUTI PERICOLOSI IN PROVINCIA DI LECCE ED IN TUTTA ITALIA
I rifiuti pericolosi sono rifiuti che presentano minacce sostanziali o potenziali per la salute pubblica o l’ ambiente . I rifiuti pericolosi sono un tipo di merce pericolosa . Di solito hanno uno o più dei seguenti tratti pericolosi: infiammabilità , reattività , corrosività , tossicità I rifiuti pericolosi elencati sono materiali specificamente elencati dalle autorità di regolamentazione come rifiuti pericolosi che provengono da fonti non specifiche, fonti specifiche o prodotti chimici di scarto . I rifiuti pericolosi possono essere trovati in diversi stati fisici come gassosi, liquidi o solidi. Un rifiuto pericoloso è un tipo speciale di rifiuto perché non può essere smaltito con mezzi comuni come altri sottoprodotti della nostra vita quotidiana. A seconda dello stato fisico dei rifiuti, potrebbero essere necessari processi di trattamento e solidificazione.
Come devono essere smaltiti i rifiuti urbani pericolosi?
Nell’art.190 del DL 152/2006 viene richiesto a chi produce rifiuti pericolosi di tenerne traccia in un apposito registro (quantità, tipo) che deve essere consultabile dall’autorità di controllo.
Per ridurre l’alto impatto ambiente è necessario trattarli in maniera speciale. In base alle condizioni in cui si trovano e alla tipologia, potranno subire diversi tipi di smaltimento. Per esempio, alcuni solventi e acidi e basi possono comunque essere recuperati o rigenerati, altri materiali pericolosi possono essere sottoposti ad un trattamento chimico-fisico-biologico, oppure essere avviati all’incenerimento, mentre i rifiuti soldi posso anche essere portati in discarica.
Prima di procedere vengono analizzati per stabilire il centro di raccolta e smaltimento più adatto.
Quali sono i rifiuti speciali pericolosi?
Quasi tutte le aziende producono rifiuti speciali/pericolosi. Esempi tipici di questi rifiuti includono i rifiuti:
- amianto
- prodotti chimici, ad es. liquido dei freni e toner della stampante
- apparecchiature elettriche con componenti potenzialmente dannosi come tubi a raggi catodici, ad esempio monitor di computer e televisori
- tubi fluorescenti e lampadine a risparmio energetico
- batterie per veicoli e altre batterie al piombo
- oli (tranne oli alimentari) – es. olio motore
- frigoriferi contenenti sostanze dannose per l’ozono
- solventi – es. aerosol
- pesticidi.
Controlla se i tuoi rifiuti sono pericolosi/speciali
Il CER è un elenco di tipologie di rifiuti, con codici a sei cifre per tutti i tipi di rifiuti. I codici dei rifiuti pericolosi sono contrassegnati da un asterisco.
TRASPORTO E STOCCAGGIO RIFIUTI
All’interno del decreto legislativo 152/2006 e in particolare nell’articolo n.183, si tratta dello stoccaggio dei rifiuti ed in particolare del deposito temporaneo dei rifiuti. Nel caso dei rifiuti pericolosi, l’attenzione deve essere massima perché il deposito temporaneo deve avvenire nel rispetto della normativa vigente che dispone in merito a stoccaggio, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose in essi contenute.
Per quanto riguarda la gestione e lo smaltimento dei rifiuti speciali, quindi, la scelta delle aree dedicate al deposito temporaneo è molto importante e le stesse devono essere adeguatamente contrassegnate e delimitate, al fine di evitare ogni possibile dispersione di sostanze pericolose. Anche sui contenitori dei rifiuti speciali devono essere presenti le necessarie etichette informative, tra cui in primis il codice C.E.R (Codice Europeo Rifiuti), che ne determina provenienza, processo dell’attività generatrice e tipo di rifiuto generato. Il codice identificativo CER viene utilizzato sia nel caso di rifiuti pericolosi sia nel caso di rifiuti non pericolosi. Quando il codice CER identifica un rifiuto pericoloso esso verrà seguito da un *.
Il trasporto dei rifiuti deve avvenire all’interno di appositi colli.
È però doveroso distinguere quelli che sono rifiuti pericolosi secondo la normativa dei rifiuti, cioè quelli che hanno un codice CER seguito da un *, e quei rifiuti che sono pericolosi secondo il trasporto di merci pericolose ADR e che quindi sono assegnati ad uno numero ONU. Analizziamo il caso di un rifiuto pericoloso assimilabile all’ADR. Partendo dal numero ONU e dal quantitativo di merce da spedire bisognerà identificare l’imballaggio corretto e, una volta identificato, i colli dovranno essere contrassegnati con:
- Etichetta / etichette di pericolo
- Eventuali marchi, per esempio “pericoloso per l’ambiente”
- Numero ONU, preceduto da “UN”
- Etichetta “R”
- Codice CER
- Etichetta con informazioni di pericolo simile a quella CLP